La tragedia greca, nata da radici millenarie, rappresenta un lascito inestimabile per l’umanità. Le sue storie, popolate da eroi e divinità, ci offrono uno specchio profondo sull’animo umano, esplorando temi universali come il destino, la giustizia, la libertà e il sacrificio. In un’epoca dominata da rapidi cambiamenti e incertezze, la tragedia greca ci ricorda l’importanza di valori immutabili: il coraggio di fronte alle avversità, la ricerca della verità, e la difesa della giustizia. Ma la tragedia greca non è solo un retaggio del passato. Ancora oggi, le sue rappresentazioni emozionano e fanno riflettere.
Un luogo simbolo di questa rinascita è il Teatro Greco di Siracusa, uno dei più grandi e meglio conservati al mondo. Con la sua straordinaria architettura e acustica perfetta, farà da cornice ideale per lo spettacolo ‘Fedra (Ippolito portatore di corona)’ di Euripide, al quale parteciperanno oltre cento nostri studenti a partire dal 13 maggio in un viaggio di istruzione in Sicilia che rientra nel Progetto ‘Il teatro greco di Siracusa: l’antichità ancora viva’ curato dal Prof. Alessandro Crispino.
Tra le attività propedeutiche ci sarà, venerdì 10 maggio, la conferenza, introdotta dalla Prof.ssa Francesca Brancaleone, con la dott.ssa Silvana Nencha (DiRiUm – UniBa) dal titolo “Parole come pietre: Fedra e Ippolito”.
Lo spettacolo che attende i nostri ragazzi a Siracusa li trasporterà indietro nel tempo; non una semplice replica di un’opera antica, ma una reinterpretazione dinamica e attuale che dialoga con il nostro tempo. Il teatro greco rappresenta un faro di cultura e di valori che non può essere spento. La sua attualità e la sua ricchezza educativa lo rendono non solo uno strumento prezioso per la formazione culturale dei nostri studenti, ma anche un’occasione di incontro e di crescita, un’esperienza che arricchisce come individui e come cittadini del mondo.
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