Nel pomeriggio di venerdì 19 aprile gli studenti del progetto EEE (Extreme Energy Events) hanno potuto vivere l’esperienza della costruzione di una camera a nebbia.
I ragazzi hanno seguito con il prof. Domenico Ricchiuti una introduzione alla storia di questo rivelatore di particelle attraverso il racconto degli esperimenti di due premi nobel: Charles Thomson Rees Wilson, che ideò questo rivelatore nel 1899 perfezionandolo nel 1911, e Carl David Anderson, che scoprì il positrone nel 1932, costruendo una sua versione della camera a nebbia.
Suddivisi in due gruppi, i ragazzi sono poi passati all’attività laboratoriale. Il prof. Ricchiuti e le prof.sse Muscarella, Fanti, Iusco e Turbacci hanno guidato gli studenti verso l’affascinante esperienza nella quale, mediante l’utilizzo di ghiaccio secco in mattonelle (-79°C), si è creato il gradiente termico ideale per ottenere vapore d’alcool sovrassaturo all’interno di una vaschetta in plastica trasparente per pesci.
L’entusiasmo degli studenti mentre illuminavano con la torcia la scia lasciata da elettroni, muoni e nuclei di elio all’interno del rivelatore è stato uno di quei momenti in cui si è avuta la conferma tangibile dell’interesse dei giovani per la scienza quando viene guardata da vicino.

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